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La gratitudine, dal latino gratitudo, è un sentimento di riconoscenza per un beneficio ricevuto che presuppone una disponibilità a contraccambiarlo.
Un gesto spontaneo, non dovuto che Tommaso d’Aquino spiega in tre livelli: il primo è riconoscere il bene ricevuto, il secondo è lodare e ringraziare quindi riconoscere la propria gratitudine, il terzo consiste nel restituire il piacere ricevuto con le possibilità e le circostanze più opportune di tempo e luogo.
Mentre la maggior parte della popolazione era chiusa in casa ed il mondo esterno veniva cristallizzato c’era (e c’è ancora), chi aiutava il prossimo a combattere questo nemico invisibile con il quale stiamo cercando di convivere.
Medici, infermieri ed operatori sanitari di ogni livello erano in prima linea nel tentativo di salvare chi era affetto da questo maledetto virus.
Una battaglia impari tante volte purtroppo.
Chi soffriva in un letto isolato ed intubato senza il supporto dei propri cari era monitorato dai sanitari che, in maniera anonima, vegliavano su di loro.
Cosa potevano offrire noi come Guide Alpine in riconoscenza? Grazie all’iniziativa di Cortina Marketing denominata “gli angeli del coronavirus “ assieme ad altre maestranze paesane abbiamo potuto ospitare alcuni di questi operatori, magari potessimo farlo per tutti.
I loro racconti e le loro testimonianze dirette, parole toccanti che ci hanno fatto riflettere, che non uscivano da un qualche canale televisivo o peggio ancora da numeri facenti parte di statistiche .
Sono storie drammatiche e toccanti.
Sono persone come noi che hanno curato altre persone come noi, con il rischio di contagiarsi mentre svolgevano il proprio lavoro.
A noi è bastato stare a casa.
Per ringraziarle, abbiamo offerto loro di legarsi alla nostra corda, un piccolo gesto che speriamo li abbia fatti sentire sicuri come noi ci sentiremo sicuri a mettere la salute nelle loro mani.
di Paolo Tassi, foto Giovanni Zanettin
