Trekking sui sentieri del Parco Nazionale delle Cinque Terre
Date: dal 5 al 7 maggio 2017.
Si chiede conferma entro il 5 aprile.
Tipo escursione: E – dislivello totale 1470 o 1600 –km totali tra i 21 e 31.
Partenza da LA SPEZIA, di fronte al campo sportivo, alle ore 12.00
Quota iscrizione € 340,00 escluso Pasti e viaggio A/R La Spezia e quanto non specificato.
Zone che attraverseremo:
L’ISOLA PALMARIA – PORTOVENERE (PATRIMONIO UNESCO) – CAMPIGLIA – FOSSOLA – RIOMAGGIORE – VOLASTRA -MANAROLA – VERNAZZA – MONTEROSSO – LEVANTO
Suggestive e imperdibili escursioni tra mare e montagna.
Attraversata di incantevoli coltivazioni di vigneti, ulivi e limoni.
Spettacolari terrazzamenti che costeggiano e sovrastano il mare.
Antichi e piccoli borghi, con viottoli solo percorribili a piedi, che rappresentano il contatto uomo-natura, rispettando i valori naturali ed ambientali.
VEGETAZIONE PRESENTE:
lentischi – terebinti – mirti – cisti – orchidee selvatiche – e ciuffi di ampelodesma (ampelodesmus mauri tanica) – pino loricato e marittimo – leccio – quercia da sughero
FAUNA PRESENTE:
Falco pellegrino – Capre selvatiche
N.B: L’ordine di visita dei luoghi e l’orario sono indicativi e possono essere variati, invertiti e scambiati in base alle esigenze organizzative e di viaggio, o in base alle condizioni atmosferiche del momento, e su insindacabile giudizio della Guida.
- In caso di adesione entro il 5 aprile 2017 è previsto il versamento della caparra pari al 50% (€ 170,00) dell’importo dovuto mediante versamento presso il conto dell’Ufficio Guide Alpine Cortina d’Ampezzo.
- In caso di cancellazione fino a 11 giorni prima verrà trattenuta una penalità del 50% sulla caparra.
- Non è previsto nessun rimborso in caso di rinuncia dai 10 giorni precedenti la partenza e/o per mancata presenza al luogo e all’ora concordati.
PROGRAMMA
PALMARIA – PORTOVENERE Disl.: 300 m+ – h. 3,30+1,00 – Km 5,500
Escursioni nel Parco Naturale regionale di Portovenere, patrimonio UNESCO. Ritrovo a La Spezia zona Campo Sportivo e Area Militare alle ore 12,00. Partenza con Bus alle 12,30/13 verso Portovenere. Da Portovenere con traghetto delle 14,15 ci sposteremo sull’isola Palmaria l’unica delle 5 isole del golfo di La Spezia abitata. Sull’isola visiteremo:
- Anello dell’isola PALMARIA, spettacolare falesia calcarea strapiombante sul mare;
- Grotta dei colombi, antiche cave di pregiato marmo Portoro con ancora presenti i resti dei macchinari per la lavorazione. Qui possiamo scorgere l’isola di Tino e Tinetto.
- Forte “Cavour” della Regia Marina, costruito tra il 1887 e 1889 con il lavoro dei detenuti, avente funzione antinave. Forte che si trova incassato nel terreno invisibile dal mare, adibito a carcere fino agli anni 50.
Verso le 18,30 rientreremo a Portovenere dove è possibile visitare la Chiesa di San Pietro e il Castello medievale di Portovenere.
PORTOVENERE – CAMPIGLIA Disl.: 470 m+ – h. 2,00/2,30 – Km 5,600
Fiancheggeremo il muro di cinta del Castello per arrivare su una dorsale che separa la zona costiera dall’entroterra, di sicuro il più spettacolare e panoramico. Dove avremo a destra una magnifica veduta sul golfo di La Spezia e a sinistra una veduta sul mare aperto e di una ripida falesia calcarea. Durante questo tratto di percorso incontreremo:
- ulivi e arbusti con chioma a bandiera, formatisi a causa dei forti venti che spirano dal mare;
- un cippo a ricordo di cinque aviatori precipitati nel 1937 durante un volo di addestramento;
- un edificio cilindrico di pietra, antico mulino a vento, nel quale venivano macinate le castagne. La sua costruzione risale circa al XVII secolo, anche se l’incisione riporta 1840.
A breve raggiungeremo la piazzetta di di S.Caterina di Campiglia (quota 390 m) con stupendo panorama sul mare e sull’abitato di Schiara.
CAMIGLIA – FOSSOLA Disl.: 150 m+ – h. 1,30/2,00 – Km 3,800
Da S.Caterina ci dirigeremo verso la Fontana di Nozzano (Quota 344 m) dove vedremo:
- la Fontana d’acqua realizzata durante l’occupazione Napoleonica nel 1805, con un antico lavatoio. Qualcuno afferma che venne realizzata dalle popolazioni liguri con funzione sacra;
- l’abitato di Schiara circondata da splendidi vigneti che veniva abitata stagionalmente dagli abitanti di Biassa in occasione della vendemmia. Il vino prodotto veniva messo in barili e raramente in damigiane e trasportati sulla schiena lungo le scalinate che valicavano la dorsale e portati sul mercato della città. Pochi appassionati e coraggiosi contadini coltivano tutt’oggi questi vigneti e per il trasporto dell’uva usano un trenino monorotaia;
- lo Scoglio Ferale, in mezzo al mare sotto Schiara, nome dato dai numerosi naufragi di imbarcazioni infrante nelle secche che lo circondano.
- una stupenda scalinata, che in discesa darà la percezione di cadere nel mare, che ci porta a scorgere l’abitato di Monesteroli.
A breve Raggiungeremo Fossola, un piccolo nucleo di case-cantine, raccolte attorno al piccolo oratorio degli Angeli Custodi e incastonato sulla ripida costa di Tramonti di Biassa dove vedremo la chiesetta degli Angeli Custodi. Fossola tuttora è abitata stagionalmente dai proprietari dei vigneti e in parte da forestieri che hanno acquistato le tipiche case-cantine. Anticamente l’uva veniva trasportata in ceste e il vino in barili sulla schiena, raramente con muli, lungo la lunga scalinata che lo attraversa. Lungo questi percorsi di salita troviamo delle “pose” cioè lastroni di pietra arenaria posti come panchine, dove i contadini posavano il loro carico per riposarsi brevemente.
FOSSOLA – RIOMAGGIORE A) Disl.: 280 m+ – h. 2,00 – Km 4,200 B) Disl.: 50 m+ – h. 0,30 – Km 1 (Tratta con Bus fino a Riomaggiore h. 0,30)
Alternativa di percorso:
A) Da Fossola verso Sant’Antonio, dove incontreremo una lapide poco leggibile eretta a nome di un brigante, Domenico Natale, ucciso da alcuni Carabinieri che lo stavano inseguendo verso la fine dell’800. Dopo S.Antonio arriveremo al Monte Telegrafo, toponimo legato alla presenza nel XIX secolo di un telegrafo ottico (rimpiazzato successivamente da un telegrafo morse a elettricità). Attraverseremo Lemmen (toponimo derivante da limes o limine riferito a “confine”). Tra le case troveremo una vasca di arenaria dove veniva preparato il verderame per trattare la vite e i resti di una teleferica per il trasporto materiali dalla strada litoranea.
B) Durante la salita della scalinata, dal centro di Fossola, è possibile deviare verso sinistra immettendosi su una piazzetta e una strada asfaltata che raggiunge a breve un bar dove troveremo la fermata del bus che in 30 minuti ci porta a Riomaggiore.
RIOMAGGIORE – MANAROLA A) Disl.: 250 m+ – h. 1,30/2,00 – Km 1,500 (600 gradini) B) Disl.: 350 m+ – h. 3,00 – Km 5,500 (1500 gradini)
Da Riomaggiore per la via Beccara, fino agli anni ’30 unico percorso per collegare via terra Riomaggiore a Manarola, ora sostituito dal treno o dalla via Dell’Amore. Percorso con una ripida scalinata, sia in salita che in discesa, dove ad un certo punto è possibile fare una breve deviazione per visitare le spettacolari grotte di Don Andrea Fresco, Prete eremita (1853-1926), abitante in un piccolo rifugio che si costruì a picco sulla via dell’Amore come ritiro spirituale. Grotte con due piccole gallerie scavate nell’arenaria con nicchie e inghiottitoi, decorate con sculture di animali (un leone e altre figure). Proseguendo la scalinata raggiungeremo la cima alla collina dove è possibile seguire due percorsi:
A) Discesa lungo una ripida scalinata che arriva a picco sopra l’abitato di Manarola B) Percorso in quota sul sentiero dei santuari, attraversando l’abitato di Groppo, Volastra, per poi scendere verso Manarola, sempre percorrendo lunghe scalinate.
Alternative: Spostamento con treno fino a:
A) Vernazza per poi proseguire a piedi verso Monterosso (disl. 200 m+ – Km 3,500 – h.1,30/2,00) B) Levanto per proseguire verso Monterosso (disl. 250 m+ – Km 7 – h. 2.30/3.00) C) Monterosso per poi proseguire verso Vernazza (disl. 200 m+ – Km 3,500 – h. 1,30/2,00) D) Monterosso per proseguire verso Levanto (disl. 250 m+ – Km 7 – h. 2.30/3.00)